Psicomotricità e musica, un rapporto sinergico
Dott.ssa Sara Favarato,
Terapista della neuropsicomotricità dell'età evolutiva ed educatrice musicale
Musica e movimento: un legame inscindibile
Musica e movimento sono profondamente connessi: senza movimento non può esistere il suono. Basti pensare alle corde di uno strumento che vibrano quando vengono pizzicate o alle corde vocali umane, il cui movimento permette di produrre suoni e parole. A loro volta, suono e musica sono strettamente legati alle emozioni.
Nella nostra scuola, le attività musicali dedicate ai bambini dai 3 ai 5 anni prevedono giochi dinamici che li aiutano a sviluppare non solo le capacità motorie, ma anche quelle relazionali ed emotive.
I primi anni di vita sono cruciali non solo per la crescita fisica e cognitiva, ma anche per lo sviluppo dell'autostima, delle competenze affettive e sociali, del senso di sé e della fiducia negli altri.
Numerosi studi dimostrano che l'esperienza musicale in età prescolare contribuisce in modo significativo allo sviluppo globale del bambino. La musica favorisce la costruzione delle reti neurali cerebrali, aiutando i più piccoli a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, a comprendere e regolare le proprie emozioni, a stringere relazioni significative, ad accrescere la motivazione e a prevenire difficoltà legate alla coordinazione motoria, allo schema corporeo e al linguaggio.
Psicomotricità e musica
Ogni bambino possiede un'attitudine musicale innata, più o meno evidente, il cui sviluppo dipende dalla qualità delle esperienze vissute. Se l'ambiente è adeguato e le proposte sono in sintonia con i suoi tempi e le sue modalità di apprendimento, l'interazione con la musica avviene in modo naturale.
La psicomotricità è una disciplina che considera la persona nella sua totalità e mira a favorire un'integrazione armonica tra aspetti motori, percettivi, cognitivi, relazionali ed emotivi. Questo avviene principalmente attraverso:
- Il gioco, che rappresenta l'attività più seria e significativa per un bambino. Giocando, scopre se stesso, gli altri e il mondo, in un contesto ricco di emozioni e affetti.
- Il movimento, che permette di sentire la musica non solo con le orecchie, ma anche con il corpo, attraverso vibrazioni e risposte spontanee agli stimoli sonori. Mani, voce e corpo diventano i primi strumenti con cui il bambino fa musica.
- Un setting psicomotorio accogliente, privo di giudizi e ansia da prestazione, dove ogni risposta del bambino viene valorizzata e trasformata in stimolo per la sua crescita. Sentirsi riconosciuto e rispecchiato nelle proprie azioni favorisce la creatività e la partecipazione attiva.
- Il gruppo, che in questa fascia d'età è fondamentale per creare un clima di fiducia, ascolto e rispetto reciproco. La continuità nelle relazioni e le amicizie che si sviluppano durante gli incontri musicali sostengono l'apprendimento. Insieme si impara meglio, si è più motivati e si condividono idee ed emozioni.
Musica e sviluppo psicomotorio
Il ritmo è l'elemento centrale della musica e ha radici profonde nell'esperienza umana: il battito del cuore, il respiro, i ritmi naturali del corpo. È un prezioso alleato dell'apprendimento.
Attraverso l'ascolto, il bambino inizia a riconoscere e organizzare i suoni secondo contrasti fondamentali, come:
- suono e silenzio,
- movimento e arresto,
- intensità (forte-piano),
- velocità (lento-veloce),
- variazioni armoniche (maggiore-minore),
- qualità del suono (timbri diversi, staccato-legato, crescendo-diminuendo).
Maggiore è il contrasto tra questi elementi, più l'ascolto risulta coinvolgente ed efficace.
L'esperienza musicale viene arricchita attraverso voce, canto, mimica e gestualità, affinché i bambini percepiscano la musica come un linguaggio espressivo ed emozionale, utile a esplorare e comunicare i propri vissuti interiori.
Il silenzio, infine, riveste un ruolo essenziale nell'apprendimento. È nel silenzio che il bambino elabora gli stimoli ricevuti, struttura i propri pensieri e sviluppa risposte personali. In un mondo saturo di suoni e rumori, il silenzio diventa uno spazio prezioso, in cui nasce il desiderio della musica.